AUSTENITE: L’austenite è una struttura cubica a facce centrate, dove il ferro si posiziona agli angoli del cubo ed al centro delle facce, mentre il carbonio a metà tra gli angoli del cubo ed al centro del cubo. Una particolarità dell’austenite è la sua instabilità a temperatura ambiente, infatti per ottenere questa struttura dovremo portare l’acciaio ad una temperatura compresa tra i 723 ed i 1495°C (temperatura di austenitizzazione). Nonostante questo, l’austenite è una struttura fondamentale poiché raffreddando un acciaio dalla temperatura di austenitizzazione ci permette di ottenere diverse strutture a seconda della velocità di raffreddamento (di queste strutture ne parleremo in seguito).
Negli acciai ricchi di elementi di lega (acciai molto legati), l’austenite in seguito a raffreddamenti molto drastici è in grado di permanere anche a temperatura ambiente, ma data la sua instabilità tenderà a decomporsi col tempo, variando il volume e compromettendo il corretto funzionamento del particolare. Questa struttura è nota come austenite residua ed essendo dannosa per le caratteristiche meccaniche del nostro acciaio va eliminata attraverso i trattamenti sottozero, che consistono nel portare un acciaio a temperature comprese tra i -70°C e i -90°C per far sì che l’austenite residua si trasformi.